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Рецензия от Rosa Selvaggia на сборник «Luigi Russolo Contest 2014»

 

Рецензия от Rosa Selvaggia на сборник «Luigi Russolo Contest 2014»

Размещено 20 Апреля 2015
review, italian

Russolo fu probabilmente il primo “musicista noise” della storia italiana, e forse mondiale. Desideroso di rompere i rigidi schemi artistici, musicali e non solo, dell’ inizio del XX secolo, il pittore-musicista futurista pose seriamente le basi per le prime vere sperimentazioni con la materia sonora, fino a costruire addirittura una strumento assolutamente "non conforme" come il celebre Intonarumori, spesso esposto o riprodotto fedelmente in occasione di mostre contemporanee attinenti la corrente futurista.

A partire dal 1979 la Fondazione Russolo-Pratella di Varese, sotto la supervisione dei coniugi Rossana Maggia e Gianfranco Maffina, organizza annualmente (seppur con alcune pluriennali interruzioni) un contest in ambito di musica elettro-acustica e di avanguardia dedicato a giovani promesse. A ciò si é aggiunta, in occasione delle edizioni più recenti, la successiva stampa di un Cd che raccoglie gli artisti premiati del contest, spesso nomi di nicchia provenienti da tutto il mondo e meritevoli di essere ascoltati dal grande pubblico appassionato di elettronica d’avanguardia. Il Contest 2014 si è tenuto a Faverges in Francia ed a Barcellona, nella prestigiosa cornice del MACBA, il Museo di Arte Moderna; il bel digipak formato “Lp-mini” illustrato da Thésou Thabuis ne propone un succoso estratto, per la precisione le otto tracce premiate dalla giuria del festival. Colpisce la variegata provenienza geografica dei musicisti, che vede ben rappresentato l’intero panorama internazionale con esponenti americani, argentini, sud-coreani, cinesi, francesi, russi ed italiani (tiene alto il vessillo del nostro paese Pietro Dossena), tra i quali ben due giovani promesse femminili.

Le otto tracce di questi veri e propri pionieri contemporanei (o meglio nipotini dei veri pionieri del XX secolo) sono altrettante sfide contro ogni convenzione o regola musicale che dir si voglia, toccando gli avvincenti territori della musica concreta, del fields-recording e della ambient-noise più ardita. Uno stimolo continuo anche per l’ascoltatore più scafato ed avvezzo alla fruizione di musica sperimentale, ed una giusta celebrazione di una corrente artistica che a distanza di un secolo non cessa di essere fonte d’ispirazione per nuove generazioni di musicisti e musicofili. Un plauso ad organizzazioni come Studio Forum ed a label quale la moscovita Monochrome Vision, che contro ogni dinamica commerciale portano avanti con coraggio il verbo della “musica non conforme” per eccellenza. Come riporterebbero le istruzioni per i commessi di un moderno store musicale: “File under: experimental-abstract-non music” !

(c) Oflorenz

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